Prezzo del Viaggio
520 €
- Cosa è incluso
dal 24 Set
al 29 Set
Posti Disponibili
Acconto
120,00 €
Prenotazioni entro il
24 Agosto 2022
- Guida
Siete pronti per fare un’avventura con tutto quello che serve per questi 6 giorni nel tuo zaino.
Siete pronti ad attraversare un paesaggio unica e suggestivo selvaggio come la Marsica?
Vi accompagnerò attraverso valli e montagne mozzafiato in un luogo dove il tempo sembra fermo.
Assaggeremo e dormiremmo nella vera Marsica dentro alle case di chi ci vive e sopravvive in questo luogo selvaggio.
Un’esperienza di cammino unica ed impegnativa per chi vuole staccarsi dalle ruotine e dallo stress quotidiano.
Prezzo del Viaggio
dal 24 Set
al 29 Set
Posti Disponibili
120,00 €
La prima emozione da Briganti da a Sante Marie Val de Varri
Arrivati a Sante Marie ritireremo i nostri ‘salva condotti’ (documento necessario per diventare briganti.)
Percorreremo la nostra 1 tappa di circa 13 km attraverso la nobile via dei briganti, tra boschi selvaggi
paesi, panorami mozzafiato e soprattutto gente locale pronta ad accoglierci con gioia ed ospitalità.
Si entra poi in Val de Varri, una delle valli meno turistiche del viaggio, tanto che la strada è stata asfaltata pochi anni fa e sosteremo in questo piccolo borgo cosi puro immerso nella vallata.
Interesse:
La prima emozione da Briganti da a Sante Marie Val de Varri
Arrivati a Sante Marie ritireremo i nostri ‘salva condotti’ (documento necessario per diventare briganti.)
Percorreremo la nostra 1 tappa di circa 13 km attraverso la nobile via dei briganti, tra boschi selvaggi
paesi, panorami mozzafiato e soprattutto gente locale pronta ad accoglierci con gioia ed ospitalità.
Si entra poi in Val de Varri, una delle valli meno turistiche del viaggio, tanto che la strada è stata asfaltata pochi anni fa e sosteremo in questo piccolo borgo cosi puro immerso nella vallata.
Interesse:
Sulla strada delle Ducchesa da Val de Varri arrivo a Cartore
La nostra seconda tappa è circa 22 Km partendo dal piccolo borgo di Val de Varri
Percorreremo un bellissimo sentiero di trekking passando da Nesce (piccolo paese dove il tempo sembra scorrere più lentamente, poi proseguiremo lungo rocce, boschi, prati immersi in una natura cosi pura e vera con paesaggi che cambiano costantemente.
Poi passando prima da Val di rose (Paese dove non sarà facile sfuggire all’ospitalità verso noi briganti.
scenderemo il fiume Salto camminandovi a fianco per un tratto. Poi dritti verso Spedino, una volta
superato proseguiremo lungo la strada sterrata fino al bellissimo villaggio di Cartore, sede di una famosa banda di briganti dove sosteremo e pernotteremo
Interesse:
Sulla strada delle Ducchesa da Val de Varri arrivo a Cartore
La nostra seconda tappa è circa 22 Km partendo dal piccolo borgo di Val de Varri
Percorreremo un bellissimo sentiero di trekking passando da Nesce (piccolo paese dove il tempo sembra scorrere più lentamente, poi proseguiremo lungo rocce, boschi, prati immersi in una natura cosi pura e vera con paesaggi che cambiano costantemente.
Poi passando prima da Val di rose (Paese dove non sarà facile sfuggire all’ospitalità verso noi briganti.
scenderemo il fiume Salto camminandovi a fianco per un tratto. Poi dritti verso Spedino, una volta
superato proseguiremo lungo la strada sterrata fino al bellissimo villaggio di Cartore, sede di una famosa banda di briganti dove sosteremo e pernotteremo
Interesse:
L’anello della Duchessa – da Cartore al Lago della duchessa a Cartore
Ci incammineremo verso una delle tappe più suggestive del cammino.
Dopo un dislivello di circa 800mt troveremo un panorama unico, dove il monte Velino farà da padrone e attraverso un percorso abbastanza impegnativo arriveremo al lago, dove ancora le bestie da pastorizia sono solite andare per abbeverarsi e se saremmo fortunati incontreremo Americo, il pastore del lago della Duchessa
Dopo la piacevole panoramica sulla vetta ritorneremo a Cartore dove ceneremo e pernotteremo.
Interesse:
L’anello della Duchessa – da Cartore al Lago della duchessa a Cartore
Ci incammineremo verso una delle tappe più suggestive del cammino.
Dopo un dislivello di circa 800mt troveremo un panorama unico, dove il monte Velino farà da padrone e attraverso un percorso abbastanza impegnativo arriveremo al lago, dove ancora le bestie da pastorizia sono solite andare per abbeverarsi e se saremmo fortunati incontreremo Americo, il pastore del lago della Duchessa
Dopo la piacevole panoramica sulla vetta ritorneremo a Cartore dove ceneremo e pernotteremo.
Interesse:
Dal piede del Velino al medioevo da Cartore a Magliano dei Marsi
Lasciato Cartore saliremo verso Passo alle Forche (1223mt) dove potremo ammirare e godersi il panorama.
Arriveremo poi alla chiesa romanica di Santa Maria in valle di Porcellanata costruita intorno alla prima meta del XI secolo dal frate Nicolò di stampo benedettino. Una volta rinfrescati alla sua fontana entreremo in una antica mulattiera con alberi secolari, dritti in discesa passeremo dal bel paese medievale di Rosciolo: unico paese ad essere rimasto integro dopo il terremoto del 1915. Pernotteremo e ceneremo a Magliano dei Marsi (anch’esso passaggio dei briganti), appena dopo Rosciolo.
Interesse:
Dal piede del Velino al medioevo da Cartore a Magliano dei Marsi
Lasciato Cartore saliremo verso Passo alle Forche (1223mt) dove potremo ammirare e godersi il panorama.
Arriveremo poi alla chiesa romanica di Santa Maria in valle di Porcellanata costruita intorno alla prima meta del XI secolo dal frate Nicolò di stampo benedettino. Una volta rinfrescati alla sua fontana entreremo in una antica mulattiera con alberi secolari, dritti in discesa passeremo dal bel paese medievale di Rosciolo: unico paese ad essere rimasto integro dopo il terremoto del 1915. Pernotteremo e ceneremo a Magliano dei Marsi (anch’esso passaggio dei briganti), appena dopo Rosciolo.
Interesse:
Magliano dei Marsi -San Donato (Passando da Sorbo)
Lasciato Magliano Dei marsi, passiamo dal piccolo paese di Sorbo (via più breve, ma molto più suggestiva, leggermente più suggestiva con il passaggio da una tartufaia). Scenderemo poi fino a Scurcola Marsicana (altro paese ricco di storia che merita una visita veloce).
Dopo una piccola pausa ci incammineremo dritti fino alla storica quercia di San Donato (albero datato 1250) e poi dritti verso il paese (circa 200 abitanti ad un’altezza 1000 mt s.l.d.m) attraverso boschi e mulattiere. Una volta arrivati pernotteremo e ceneremo in questo piccolo, ma ricco paese con una terrazza che dà sulla selvaggia Marsica.
Interesse:
Magliano dei Marsi -San Donato (Passando da Sorbo)
Lasciato Magliano Dei marsi, passiamo dal piccolo paese di Sorbo (via più breve, ma molto più suggestiva, leggermente più suggestiva con il passaggio da una tartufaia). Scenderemo poi fino a Scurcola Marsicana (altro paese ricco di storia che merita una visita veloce).
Dopo una piccola pausa ci incammineremo dritti fino alla storica quercia di San Donato (albero datato 1250) e poi dritti verso il paese (circa 200 abitanti ad un’altezza 1000 mt s.l.d.m) attraverso boschi e mulattiere. Una volta arrivati pernotteremo e ceneremo in questo piccolo, ma ricco paese con una terrazza che dà sulla selvaggia Marsica.
Interesse:
Arriviamo alla fine San Donato-Sante Marie
Ultima tappa, ma forse la più paesaggistica.
Lasciato il paese entreremo in uno stradello in salita, dove troveremo dei vecchi ruderi di una vecchia borgata, poi dritti fino alla cappella della Madonna della Neve, dove il tempo sembra essersi fermato. Una volta arrivati in vetta al Colle di Mezzo (Circa 1200 mt s.l.d.m) attraverso un sentiero che incrocia le rovine di un vecchio castello potremo godere di un paesaggio mozzafiato. Una volta ammirato scenderemo verso il paese di Scanzano e una volta attraversato proseguiremo dritti verso il punto di partenza: Sante Marie dove ritireremo i nostri ATTESTATI DA BRIGANTI!!!!
Interesse:
Arriviamo alla fine San Donato-Sante Marie
Ultima tappa, ma forse la più paesaggistica.
Lasciato il paese entreremo in uno stradello in salita, dove troveremo dei vecchi ruderi di una vecchia borgata, poi dritti fino alla cappella della Madonna della Neve, dove il tempo sembra essersi fermato. Una volta arrivati in vetta al Colle di Mezzo (Circa 1200 mt s.l.d.m) attraverso un sentiero che incrocia le rovine di un vecchio castello potremo godere di un paesaggio mozzafiato. Una volta ammirato scenderemo verso il paese di Scanzano e una volta attraversato proseguiremo dritti verso il punto di partenza: Sante Marie dove ritireremo i nostri ATTESTATI DA BRIGANTI!!!!
Interesse:
Trattamento di mezza pensione (cena e colazione) con sistemazione in camere doppie/triple e quadruple in base alle disponibilità da riconfermare.
Sistemazione in agriturismo, appartamento e B&B lungo il percorso dove avremmo la possibilità di assaggiare oltre all cibo l’ospitalità della gente del luogo.
Cene e colazioni nelle varie strutture, pranzi al sacco a cura dei partecipanti, da acquistare ad ogni partenza dei trekking. Possibilità di acquistare il pranzo presso le località di partenza di ogni tappa. Molto importante è la quantità di acqua da portare con se durante i trekking: sempre meglio avere una buona scorta.
Il percorso non presenta difficoltà tecniche particolari, tuttavia i chilometri che verranno affrontati ogni giorno e soprattutto il dislivello potrebbero risultare faticosi a persone poco abituate a camminare. Le giornate di escursione verranno vissute con calma e rilassatezza per godersi la bellezza unica del paesaggio che attraverseremo. Il tour quindi si rivolge a persone abituate a fare escursioni e camminare su sentieri. Assolutamente necessari gli scarponi da trekking e una buona organizzazione per quanto riguarda lo zaino.
IL CAMMINO
Il Cammino dei Briganti è un cammino ad anello di 100 chilometri a cavallo del confine tra Lazio e Abruzzo che, a metà Ottocento, era il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie.
Perché si chiama Cammino dei Briganti
Nel settembre del 1960 il Regno di Sardegna decise di mandare delle truppe ad attaccare lo Stato Pontificio, colpevole di aver sedato alcune manifestazioni e ribellioni di persone a favore dell’Unità d’Italia.
La così detta campagna Piemontese in Italia centrale aveva l’obiettivo di conquistare prima lo Stato Pontificio e poi il Regno delle due Sicilie.
Diverse armate dell’esercito Sabaudo partirono dal Piemonte scendendo lungo la dorsale appenninica con l’obiettivo di raggiungere Ancona dopo aver conquistato tutti i territori.
Le truppe sabaude erano numerose, preparate e ben attrezzate, sbaragliarono l’esercito pontificio, che arretrò fino a Roma, e presero il controllo di tutto l’appennino, fino alle terre di confine tra Abruzzo e Lazio.
I Sabaudi ponevano le basi per l’unificazione dell’Italia, ma non fu un’occupazione dolce, anzi fin da subito i nuovi regnanti decisero di aumentare le tasse e di reclutare nuovi soldati proprio tra i contadini di quelle terre.
Alcuni di loro però non si piegarono al volere del regno e decisero di lasciare le loro case per vivere nei boschi come briganti, nascosti dalla vegetazione, vivendo con i frutti delle imboscate alle truppe del regno.
Ecco perché in quei territori diventarono celebri i briganti, che erano visti quasi come partigiani.
IL CIBO
La cucina marsicana discende dalla tradizione agropastorale locale ed è quindi robusta e creativa oltre che ricca di sapori genuini.
La cucina regionale del territorio offre un’ampia varietà di antipasti, primi, secondi, dolci e frutti tipici della Marsica. Per i primi si spazia dai maccheroni alla chitarra, alla sagna al ragù di coniglio e zafferano di Navelli, vicino a Carsoli, alle fettuccine al ragù d’anatra, agli gnocchi fatti a mano preparati con il sugo di carne e l’aglio orsino, fino ai ravioli ripieni di ricotta.
Per i secondi oltre ai tipici arrosticini di pecora, troviamo la pecora “ajo cotturo”, piatto tipico di Antrosano di Avezzano, Pereto e Collelongo. Quindi abbiamo la capra alla pecorara, il manzo brasato al Montepulciano d’Abruzzo rosso, tipico di Tagliacozzo. Numerose sono anche le verdure presenti nel territorio come le patate o le carote del Fucino, che condite con l’olio extravergine d’oliva della Valle Roveto sono vere prelibatezze.
Numerosi sono anche i dolci della zona, come gli amaretti morbidi marsicani, la ciambella presente in tutto il territorio e che assume nomi diversi in riferimento al paese che la produce (come la “Sciambella” di Lecce dei Marsi o la “Ciammella” di Scurcola Marsicana), la croccante di Forme di Massa d’Albe, la coperchiola fatta di mandorle e miele tipica di Massa d’Albe, i mostaccioli abruzzesi prodotti a Trasacco e Carsoli, ecc. Da segnalare anche il miele della Valle del Giovenco, un vero toccasana di salute e bontà.
E un viaggio itinerante con zaino sulle spalle, tutto e trasportato da voi stessi!
Più leggeri siamo e meglio viaggiamo, 2 cambi, la toiletteria, acqua, snack , asciugamano, cappello, e tanta voglia di avventura
In genere si, ma siamo a fine estate, non c'è tantissima acqua ma ci sono delle fontane strategiche lungo il percorso.
Ci sono paesini con varie possibilità di poter pranzare
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